sabato 11 settembre 2010

L'11 Settembre a New York

Ogni giorno questa grande città mi mostra una delle sue "mille facce" di cui parlavo nel post precedente. Finora ho visto la parte divertente, quella caotica e quella culturale...ma la parte dell'11 settembre dovevo ancora vederla. E non l'ho soltanto vista: ho vissuto in prima persona, tra tutte queste persone, il ricordo delle vittime dell'attentato: tutti ci tenevano stretti gli uni agli altri, americani, indiani, italiani, tibetani, cinesi, giapponesi...tutti lì, davanti a quello che rimane dalle Twin Towers, persone diverse, vite diverse, unite dalla solidarietà che tutti volevamo dimostrare a quelle macerie, a quel nuovo, grande grattacielo che sta venendo ricostruito al loro posto. C'era chi lasciava una rosa, un giglio, una margherita colorata..chi un biglietto, o una lacrima ricordando un parente morto per lo stupido odio tra i potenti. C'era un fortissimo desiderio di pace, come se tutti uniti cercassimo di salire quel benedetto gradino per ricostruire, per rimediare...per ricominciare. Non avrei mai immaginato che sarebbe stato cosi intenso...per la prima volta da quando sono arrivata credo di essermi sentita a casa...ed è stata una sensazione bellissima!
Di sera sono andata al una cerimonia orientale in riva all'Hudson e al tramonto, come nella tradizione di quei popoli, tutti abbiamo lasciato nel mare una lanterna di carta con un pensiero di pace scritto sopra...appena ha fatto buio tutto il mare era illuminato da queste lanterne..Io ho scritto due desideri, uno di pace e uno mio personale...però non riguardava me...Speriamo funzioni! :)
Love,
Teso :)

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